Da tempo volevo fare un viaggio in India, ma mi mancava il “coraggio”, avevo tanti timori, tanti aspetti mi preoccupavano, in primis la sporcizia, mi immaginavo di dover camminare in mezzo a montagne di rifiuti, con sorci che scorrazzavano tra i miei piedi, poi finalmente mi sono decisa, la voglia di vedere ha prevalso su ogni titubanza e devo dire meno male, perché altrimenti mi sarei persa un’esperienza indimenticabile.
Voglio sottolineare che tutte le mie insicurezze, una volta arrivata, si sono dissolte; non è che l’India è pulita, è ordinata, non c’è caos, etc…, ma il calore con il quale le persone ti accolgono, la loro semplicità e le bellezze del posto fanno superare qualsiasi problema, soprattutto i pregiudizi.
Con un volo Lufthansa da Verona siamo arrivati all’aeroporto di Delhi e con un volo interno, prenotato su Cleartrip, direttamente a Varanasi.
Varanasi è da vivere, non si può descrivere, per me è stata un’emozione unica, con i suoi ghat, i pellegrini che giungono da ogni parte dell’India per purificarsi nelle acque del Ganga, come lo chiamano loro, le cremazioni, viste giustamente con il dovuto rispetto e poi soprattutto la puja serale. Mamma mia, mi vengono ancora i brividi!
Abbiamo pernottato in una guest house in pieno centro, tra i vicoletti, poco distante dal fiume. Consiglio di portare una pila per la sera, perché alcuni tratti di queste viuzze sono al buio.
Con il treno, sempre prenotato su Cleartrip, siamo arrivati a Satna dove ad aspettarci c’era il nostro autista, consigliatoci da amici. Si chiama Mahendra, direi che è stata un’ottima scelta. Parla discretamente italiano, inglese naturalmente, è molto simpatico e professionale. Con lui ci siamo sentiti al sicuro in mezzo al traffico indiano, la sua guida è ottima e cosa non da poco non ci ha mai stressati per portarci nei classici negozi gestiti da amici. La sua auto è una Toyota Innova, anche se eravamo solo in due abbiamo preferito scegliere una macchina comoda e spaziosa, visto che la differenza di prezzo con un’auto media è poca cosa. La sua mail è: mahendrasb2025@gmail.com.
Il tour in macchina ha toccato queste località: Khajuraho, Orchha, Agra, Fatehpur Sikri, Jaipur, Pushkar, Udaipur, Jodhpur, Jaisalmer.
Khajuraho: Mahendra ci ha fatto alzare all’alba, perchè l’ideale è visitare i templi con la luce del sole che sorge. In effetti è stato un consiglio molto azzeccato.
Orchha: rispetto alle città caotiche è un'isola di pace e di tranquillità, una fortezza medievale dove i muri e le torrette racchiudono giardini, padiglioni, templi. Un luogo incantato ed abbastanza trascurato, ma da vedere.
Agra: arriviamo nel pomeriggio, visitiamo subito il Red Fort, riservando il Taj Mahal per il mattino successivo, sempre all’alba (vale lo stesso discorso di Khajuraho), prima della colazione. Anche in merito a quest’ultima struttura architettonica, la più famosa dell’India e forse una delle più belle al mondo, non posso scrivere in merito, perchè è da vedere ed anche se mi sforzassi nel trovare le parole giuste per descriverla, in ogni caso non renderebbero giustizia.
Jaipur: grande città, con un traffico incredibile. Amber Fort, bellissimo!
Pushkar: bella cittadina dalle case colorate, soprattutto nella zona del bazar. Luogo sacro, con i ghat che scendono al lago, anche questa meta di pellegrinaggio, soprattutto per gli induisti che venerano il dio Brama. Nel bazar si trovano alcuni negozi dall’atmosfera hippy, gestiti non da indiani
Voglio sottolineare che tutte le mie insicurezze, una volta arrivata, si sono dissolte; non è che l’India è pulita, è ordinata, non c’è caos, etc…, ma il calore con il quale le persone ti accolgono, la loro semplicità e le bellezze del posto fanno superare qualsiasi problema, soprattutto i pregiudizi.
Con un volo Lufthansa da Verona siamo arrivati all’aeroporto di Delhi e con un volo interno, prenotato su Cleartrip, direttamente a Varanasi.
Varanasi è da vivere, non si può descrivere, per me è stata un’emozione unica, con i suoi ghat, i pellegrini che giungono da ogni parte dell’India per purificarsi nelle acque del Ganga, come lo chiamano loro, le cremazioni, viste giustamente con il dovuto rispetto e poi soprattutto la puja serale. Mamma mia, mi vengono ancora i brividi!
Abbiamo pernottato in una guest house in pieno centro, tra i vicoletti, poco distante dal fiume. Consiglio di portare una pila per la sera, perché alcuni tratti di queste viuzze sono al buio.
Con il treno, sempre prenotato su Cleartrip, siamo arrivati a Satna dove ad aspettarci c’era il nostro autista, consigliatoci da amici. Si chiama Mahendra, direi che è stata un’ottima scelta. Parla discretamente italiano, inglese naturalmente, è molto simpatico e professionale. Con lui ci siamo sentiti al sicuro in mezzo al traffico indiano, la sua guida è ottima e cosa non da poco non ci ha mai stressati per portarci nei classici negozi gestiti da amici. La sua auto è una Toyota Innova, anche se eravamo solo in due abbiamo preferito scegliere una macchina comoda e spaziosa, visto che la differenza di prezzo con un’auto media è poca cosa. La sua mail è: mahendrasb2025@gmail.com.
Il tour in macchina ha toccato queste località: Khajuraho, Orchha, Agra, Fatehpur Sikri, Jaipur, Pushkar, Udaipur, Jodhpur, Jaisalmer.
Khajuraho: Mahendra ci ha fatto alzare all’alba, perchè l’ideale è visitare i templi con la luce del sole che sorge. In effetti è stato un consiglio molto azzeccato.
Orchha: rispetto alle città caotiche è un'isola di pace e di tranquillità, una fortezza medievale dove i muri e le torrette racchiudono giardini, padiglioni, templi. Un luogo incantato ed abbastanza trascurato, ma da vedere.
Agra: arriviamo nel pomeriggio, visitiamo subito il Red Fort, riservando il Taj Mahal per il mattino successivo, sempre all’alba (vale lo stesso discorso di Khajuraho), prima della colazione. Anche in merito a quest’ultima struttura architettonica, la più famosa dell’India e forse una delle più belle al mondo, non posso scrivere in merito, perchè è da vedere ed anche se mi sforzassi nel trovare le parole giuste per descriverla, in ogni caso non renderebbero giustizia.
Jaipur: grande città, con un traffico incredibile. Amber Fort, bellissimo!
Pushkar: bella cittadina dalle case colorate, soprattutto nella zona del bazar. Luogo sacro, con i ghat che scendono al lago, anche questa meta di pellegrinaggio, soprattutto per gli induisti che venerano il dio Brama. Nel bazar si trovano alcuni negozi dall’atmosfera hippy, gestiti non da indiani
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